Anticamente, infatti, la Festa di S. Giovanni si suddivideva nella giornata dedicata al “ciucciu” il 23 giugno e nel “Battesimo delle bambole” che si svolgeva nella giornata del 24 che terminava con i fuochi pirotecnici.
La festa “du ciucciu i San Giuvanni” era accompagnata da balli, canti e anche da dolci e frutta.
”U ciucciu” era un fantoccio, a forma d'asino, costruito con canne e cartapesta. Ai lati, sulla coda, nelle orecchie, in bocca, erano messi moltissimi bengala che venivano accesi durante la processione. Sotto era cavo ed una persona si alternava infilandosi sotto il “ciucciu” per farlo danzare. Nella testa il petardo che alla fine esplodeva assieme ad essa ed a quello che rimaneva del feticcio.
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